ArchiNervi. L’architettura dell’archivio digitale
ArchiNervi è un nuovo archivio digitale che restituisce all’unità l’archivio dello Studio Nervi così come è stato ‘prodotto’ da Pier Luigi Nervi e dallo Studio dai primi anni ’20 del ‘900, sino al momento della sua cessione a CSAC e MAXXI tra il 1986 e il 2004.
L’archivio dello Studio Nervi, già dichiarato di interesse storico nel 1979, come indicato nel Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, è stato infatti successivamente in parte trasferito presso il CSAC dell’Università di Parma e donato nel 1986. Il fondo documentario rimasto a Roma presso gli eredi della Famiglia Nervi, dichiarato nel 2002 di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio, è stato acquisito nel 2004 dalla Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee per le collezione del MAXXI Architettura, che ha curato l’inventariazione, affidata a Carla Zhara Buda con la collaborazione di Irene Nervi.
Proprio per queste due storie di acquisizione i due fondi hanno una natura differente, pur essendo profondamente complementari: una prevalenza di materiali grafici progettuali a Parma, una articolazione in serie documentali che raccolgono documenti di diversificata natura a Roma. Anche la catalogazione è stata condotta secondo criteri differenti: CSAC ha condotto una catalogazione per progetti (869), coerentemente con la natura del fondo conservata a Parma, resa accessibile dal 2004 attraverso Sebina, un software di gestione unificata e integrata dei servizi di biblioteche, sistemi e poli bibliotecari. Il regesto dei progetti è quindi consultabile all’interno del catalogo del Polo bibliotecario parmense (http://biblioteche.parma.it/SebinaOpac/Opac.do).
MAXXI ha realizzato l’inventario costituito da 6 serie che è stato pubblicato con Arianna, software di gestione archivistica. Inoltre MAXXI è partner del progetto speciale promosso dalla Direzione Generale degli Archivi, il Portale degli architetti italiani del Sistema Archivistico Nazionale (https://collezionearchitettura.maxxi.art/).
ArchiNervi potenzia e incrementa questi due strumenti restituendo la complessità della storia della attività professionale di Pier Luigi Nervi, fornendo informazioni per l’accesso al complesso sistema documentario raccolto in differenti istituzioni, con l’ambizione di innescare un processo di crescita della ricerca e della salvaguardia della memoria.
La creazione del nuovo archivio digitale
ArchiNervi è una banca dati unificata dei progetti dello Studio Nervi creata con un software di gestione archivistica condiviso e costruita a partire da una verifica delle corrispondenze e complementarità tra gli 869 progetti individuati da CSAC nel suo regesto e i 428 progetti documentati da MAXXI nella serie archivistica Attività professionale. Tale banca dati è l’esito di una campagna di revisione dei due cataloghi, di verifica, di uniformazione e d’integrazione dei dati e quindi di catalogazione e digitalizzazione analitica di una selezione di 90 progetti.
ArchiNervi è ora costituito ora da 791 progetti di cui 90 sono stati oggetto di catalogazione analitica e di una campagna di digitalizzazione. Sono stati così catalogati più di 14.000 materiali grafici e sono stati digitalizzati n. 1744 disegni, tra schizzi, disegni esecutivi e relazioni di calcolo.
Navigare l’archivio
Rispetto all’articolazione di progetti individuati nei due fondi storici, ArchiNervi presenta alcune variazioni non solo di intitolazione, ma anche di organizzazione dei materiali che si sono rese necessarie dopo il lavoro di verifica delle due basi dati e dei documenti progettuali.
L’albero di navigazione consente di ricercare all’interno dell’inventario in cui i progetti (unità archivistiche) sono ordinati cronologicamente con alcuni accorpamenti di progetti e con organizzazione a più livelli di altri progetti complessi.
Rispetto alle due banche dati d’origine, alcuni accorpamenti sono stati mantenuti, come quello delle aviorimesse, mentre ne sono stati creati nuovi, come Serbatoi, Progetti non identificati…
Alcuni progetti sono stati organizzati in sottounità per restituire in modo più analitico la loro storia, questo è stato reso possibile dalla catalogazione dei singoli documenti grafici dei 90 progetti selezionati. Ricordiamo a titolo d’esempio il progetto della Cartiera Burgo di Mantova o quello della Manifattura Tabacchi di Bologna.
La attività di confronto dei due fondi storici ha permesso inoltre di precisare alcuni dati rispetto alle precedenti inventariazioni e catalogazioni: cronologia, committenze, collaborazioni, ecc.
Tuttavia, alcuni nuclei documentari non sono ancora chiaramente riconducibili a specifici incarichi, mentre per altri non è stato possibile, sulla base delle informazioni attestate dai materiali, attribuire una datazione oppure il luogo o la committenza. Per tali casi, in attesa di future ricerche, è stata creato un raggruppamento di progetti non identificati. La banca dati contiene, inoltre, alcuni nuclei documentari relativi ad attività di consulenza.
Scopri ArchiNervi
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