Il Fondo CSAC Università degli Studi di Parma

Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma, è un centro di ricerca sulla cultura visiva e progettuale italiana del XX secolo e della contemporaneità che svolge attività di raccolta, tutela, conservazione, e valorizzazione attraverso la catalogazione del grande archivio costituito dalla fine degli anni ’60 del ‘900. Grazie all’attività di raccolta di opere, fondi di designer, architetti, fotografi e collezioni di libri, abiti, oggetti, pellicole cinematografiche condotta da Arturo Carlo Quintavalle dalla fine degli anni Sessanta, lo CSAC oggi infatti conserva e gestisce un immenso archivio di opere d’arte, fotografie e materiali progettuali organizzati in 5 sezioni: Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo.
Possiamo ricordare alcuni numeri per far percepire l’entità di tale archivio custodito negli spazi dell’abbazia di Valserena: più di 1.700 dipinti, 300 sculture e 17.000 disegni di oltre 200 artisti; 7.000 bozzetti di manifesti e 2.000 manifesti cinematografici oltre ad archivi di grafici (circa 100.000 pezzi), più di 14.000 disegni di satira, fumetto e illustrazione; 2.500.000 disegni progettuali di architettura e design, 800 maquette, 2.000 oggetti, quindi 70.000 disegni di designer di moda italiani e un importante nucleo di abiti; una raccolta di fotografie composta da più di 2.500.000 di negativi su lastre, 2.200.000 negativi su pellicola, 1.700.000 stampe fotografiche, 150 apparecchi fotografici, infine 100 pellicole cinematografiche, 4.000 video-tape e una raccolta di attrezzature per grafica, tipografia, ottiche e strumenti audiovisivi dai primi del Novecento.
Un tale patrimonio, nei decenni, è stato oggetto di ricerche e di più di un centinaio di mostre, a partire dalla prima monografica dedicata a Concetto Pozzati nel 1968 nel Salone Farnese della Pilotta, sino alle esposizioni allestite dal 2016 nell’attuale sede dell’abbazia cistercense di Valserena, dove il centro è stato trasferito nel 2007, provenendo dalla seconda sede del Centro, il Padiglione Nervi.

Il fondo Pier Luigi Nervi è stato donato all’Università di Parma dagli eredi Mario, Carlo, Vittorio, Irene, Clara Nervi, Lucia Nervi in Amalfitano, Mirella Giuseppina vedova Nervi, e l’atto è stato formalizzato il 23 ottobre 1986. Tale fondo è costituito in massima dall’insieme della documentazione progettuale (carteggi, disegni progettuali, appunti e disegni tecnici) prodotta da Pier Luigi Nervi lungo tutto l’arco della sua attività professionale.
Il fondo che documenta infatti l’attività di Pier Luigi Nervi dagli anni Venti, quando apre lo studio professionale a Roma insieme all’Ingegnere Nebbiosi, a tutti gli anni Settanta / ottanta del Novecento, è prevalentemente costituito da documentazione grafica legata alle differenti fasi progettuali dagli studi iniziali ai disegni esecutivi.
Il fondo è costituito da 35119 materiali progettuali, suddivisi in 847 progetti, così suddivisi:
23819 disegni su carta da lucido, 2787 copie eliografiche, 329 copie eliografiche con interventi, 5814 radex, 924 radex con interventi, 255 acetati, 6 pellicole fotografiche, 154 manoscritti, 123 dattiloscritti, 825 fogli di calcolo, 80 stampe fotografiche, 3 plastici.
Dell’insieme dei documenti che erano conservati nell’archivio dello studio alla Magliana è stato inizialmente redatto un elenco inventariali ai fini della donazione, successivamente (1992-93) è stata condotta una schedatura per progetto, che è stata integrata tra il 1995 e il 1996 dopo l’acquisizione di una ulteriore tranche di documentazione. Grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna la schedatura è stata immessa nell’applicativo Sebina del Polo bibliografico parmense, utilizzando il modulo di catalogazione per la grafica e mantenendo la suddivisione per progetto.
https://biblioteche.parma.it/SebinaOpac/query/nervi%20pier%20luigi?context=catalogo&sort=Titolo
